L’Ufficio Ambiente e Igiene Urbana nel 2005, anticipando l’attuazione del PRAL, ha cominciato il programma di censimento e mappatura, sul territorio, degli edifici e dei manufatti contenenti amianto, al fine attivare tutte le procedure di gestione manutenzione e messa in sicurezza di tali materiali.
Il personale dell’Ufficio Ambiente e Igiene Urbana presso cui lo “Sportello Informatizzato per la Tutela della Salute del Cittadino” è istituito effettua sopralluoghi sul territorio durante i quali vengono censiti i manufatti contenenti l’amianto. Successivamente, lo Sportello I.T.S.C., chiederà al proprietario del manufatto (o all’amministratore del condominio) di produrre idonea valutazione del rischio secondo l’algoritmo regionale sottoscritta da un tecnico qualificato (tecnico con patentino regionale per l’amianto, Responsabile di servizio prevenzione e protezione, ingegnere civile, architetto, geometra).
Il tecnico osserva:
- la friabilità del materiale
- l’evidenza di affioramenti di fibre
- la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture
- la presenza di materiale friabile in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie ecc.
- la presenza di materiale simile all’accumulo di polvere, conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di sgocciolamento
Inoltre si richiederà al cittadino (o all’amministratore dell’immobile) di compilare il “Modulo per la notifica della presenza di amianto in strutture e luoghi” ai fini del censimento e inoltrarlo all’organo di vigilanza (ATS).
Eventuali provvedimenti (rimozione delle coperture o trattamento delle stesse) e l’avanzamento lavori devono essere comunicati al Comune e all’ATS di competenza, previa presentazione del piano di lavoro.
Naturalmente la procedura descritta può essere attivata dalla segnalazione fatta dai cittadini.
A tutt’oggi non esiste l’obbligo di rimozione dei materiali contenenti amianto, a meno che non sia stata rilevata la pericolosità di dispersione di fibre.