L'attività programmatoria connessa alla stesura del Piano di Zona 2012-2014 si colloca in momento storico attraversato da forti cambiamenti e difficoltà di carattere socio economico. Si è avuta una progressiva diminuzione del trasferimento delle risorse nazionali al sistema sociale ed una contrazione delle risorse proprie dei Comuni; la situazione di incertezza generale, di crisi del mercato del lavoro, di aumento delle fragilità e della povertà diffusa, insieme al calo delle risorse per il mantenimento degli attuali servizi, rischiano di favorire un progressivo indebolimento delle relazioni familiari e delle reti sociali e inducono a ripensare e proporre nuovi assetti organizzativi per un sistema di welfare in grado di «tenere» rispetto a queste sollecitazioni.
Il sistema delle risposte sociali così come oggi costruito non riesce, in questo momento, a crescere di pari passo con la progressiva domanda di servizi portata dai cittadini e induce a ripensare il sistema locale dei servizi per renderlo più efficace e sostenibile.
La sfida che ci troviamo ad affrontare, anche in considerazione delle sollecitazioni contenute nelle Linee di indirizzo regionali, è quella di un ripensamento profondo della pianificazione zonale con attenzione ai seguenti principi generali:
Abbiamo cercato di tracciare nel documento di pianificazione zonale gli obiettivi del prossimo triennio, gli attori coinvolti, le risorse, i progetti e gli assetti necessari per il raggiungimento di questi obiettivi con la consapevolezza che l’incertezza determinata dalla situazione più generale induce ad un monitoraggio costante del processo e verifiche annuali ed eventuali riposizionamenti.