La raccolta per tipologie di rifiuti: differenziare per vivere meglio.
ultimo aggiornamento: 9 marzo 2021
In questi anni siamo cresciuti tutti.
Siamo più consapevoli del mondo in cui viviamo e che pericoli corriamo.
Sappiamo dell’inquinamento atmosferico, del buco dell’ozono, del riscaldamento del pianeta, della desertificazione, della diminuzione dei ghiacciaie delle foreste e della scomparsa di diverse specie animali.
Abbiamo incontrato pericoli mortali come la diossina, la mucca pazza,le polveri sottili, la trielina nell’acqua… Ma abbiamo anche imparato che tutti insieme possiamo essere una potenza.
Modificando i nostro comportamenti quotidiani, quelli semplici, che non costano nulla, né in soldi né in fatica. Come il fare la spesa in maniera consapevole e non fare rifiuti inutili.
Ci sono molti modi per valutare il grado di civiltà di una nazione: gli economisti e i media guardano solo al PIL (prodotto interno lordo). Ma la civiltà ha altri indici più veritieri: la mortalità dei bambini, l’istruzione degli adulti, lo stato dei servizi pubblici, il grado di libertà dei giornali, i diritti umani o l’impronta ecologia. L’impronta ecologica ad esempio misura quanto una persona “pesa” sul pianeta terra.
Quanta impronta ogni persona lascia.
Più si è leggeri e meno si “danneggia”: il mondo, la propria città, il proprio quartiere, la propria via.
Differenziare i rifiuti vuol dire aiutare la città a spendere meno, a inquinare meno, ad essere più pulita, ad essere più salubre.
Se costa così poco perché ancora non lo facciamo tutti?